De Gregori Francesco - Signora Aquilone, аккорды песни для гитары
D A G A
C'era una donna, l'unica che ho avuto,
aveva i seni piccoli e il cuore muto
ne in cielo, ne in terra, una casa possedeva,
sotto un albero verde dolcemente viveva,
sotto un albero verde, dolcemente viveva.
Legato ai suoi fianchi, con un filo d'argento,
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande
perché il vento era amico ed il cielo era grande,
perché il vento era amico ed il cielo era grande.
Io le dissi ridendo, ma Signora Aquilone,
non le sembra un po' idiota questa sua occupazione,
Lei mi prese la mano e mi disse chissà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.
Е così me ne andai che ero un poco più saggio,
con tre soldi di dubbio e due di coraggio,
e incontrai un ubriacone travestito da santo
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.
Е mi feci vicino e gli chiesi perdono,
ma volevo sapere se il suo pianto era buono
lui mi disse: fratello, è antico come Dio,
ma è più dolce del vino, perché l'ho fatto io,
ma è più dolce del vino, perché l'ho fatto io.
Е prima che le stelle diventassero lacrime
e prima che le lacrime diventassero stelle,
ho scritto canzoni per tutti i dolori
e forse questa qui non è delle migliori
e forse questa qui non è delle migliori.
De Gregori Francesco - Signora Aquilone, аккорды песни для гитары
D A G A
C'era una donna, l'unica che ho avuto,
aveva i seni piccoli e il cuore muto
ne in cielo, ne in terra, una casa possedeva,
sotto un albero verde dolcemente viveva,
sotto un albero verde, dolcemente viveva.
Legato ai suoi fianchi, con un filo d'argento,
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande
perché il vento era amico ed il cielo era grande,
perché il vento era amico ed il cielo era grande.
Io le dissi ridendo, ma Signora Aquilone,
non le sembra un po' idiota questa sua occupazione,
Lei mi prese la mano e mi disse chissà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.
Е così me ne andai che ero un poco più saggio,
con tre soldi di dubbio e due di coraggio,
e incontrai un ubriacone travestito da santo
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.
Е mi feci vicino e gli chiesi perdono,
ma volevo sapere se il suo pianto era buono
lui mi disse: fratello, è antico come Dio,
ma è più dolce del vino, perché l'ho fatto io,
ma è più dolce del vino, perché l'ho fatto io.
Е prima che le stelle diventassero lacrime
e prima che le lacrime diventassero stelle,
ho scritto canzoni per tutti i dolori
e forse questa qui non è delle migliori
e forse questa qui non è delle migliori.